Il primo documentario targato Dreamcatchers Entertainment Searching Eva, acquistato dalla società milanese durante l’ultima Berlinale sarà presentato in concorso al Biografilm di Bologna. Le proiezioni per il pubblico saranno il 13 Giugno alle 21 al Cinema Lumière, Sala Mastroianni in via Azzo Gardino, 65 alla presenza della protagonista del film Eva Collé, della regista PIA HELLENTHAL e della sceneggiatrice Giorgia Malatrasi.

Proiezioni:

giovedì 13 giugno 2019, ore 21:30
Lumière Sala Mastroianni BOLOGNA

sabato 15 giugno 2019, ore 18:00
Cinema Europa BOLOGNA

Eva – 25 anni, vagabonda, sbandata, Berlinese, poetessa, padrona di un animale domestico, sex worker, vergine, ex tossicodipendente, casalinga, femminista, modella – ha dichiarato all’età di 14 anni che il concetto di privacy è ormai un concetto superato. SEARCHING EVA è la favola di una giovane donna cresciuta nell’era di Internet, che ha deciso di far diventare il racconto della sua crescita personale uno spettacolo pubblico, sfidando le convenzioni e il concetto comune di ciò che “una donna dovrebbe essere”. Attraverso il racconto della sua frammentata e complessa personalità, osserviamo la formazione di una generazione per la quale il concetto di identità fissa è ormai obsoleto e superato. SEARCHING EVA ritrae l’esistenza moderna.

NOTE DI REGIA


PIA HELLENTHAL – REGISTA
Un giorno, nel 2014, la mia co-autrice Giorgia Malatrasi venne da me, mi indicò un sito web e mi disse: “Leggi questo. Non so se sono io a essere impazzita o se è davvero qualcosa di speciale”. Ho iniziato a leggerlo e non riuscivo più a fermarmi. Una giovane e dinamica donna stava condividendo la sua intera esistenza – in modo meticoloso e brutalmente onesto – con il resto del mondo. Il modo in cui si spogliava di tutto, fisicamente e mentalmente, generava in me repulsione e attrazione allo stesso tempo. A mio parere, attraverso le brevi pillole contenuto nel suo blog Eva cattura con precisione il nostro tempo.

La prima volta che abbiamo incontrato Eva, ci ha confidato cose che solitamente non si dicono durante un primo incontro. Non penso fosse perché riponesse una particolare fiducia in noi, ma semplicemente Eva non crede nella censura della privacy, per lei non esiste. Questa cosa ha buttato all’aria le nostre convinzioni, ci siamo ritrovate a cercare di dare un senso a Eva attraverso i nostri giudizi e le categorie che normalmente utilizziamo. Non ne siamo state in grado però di definire a parole la persona di Eva e le sue azioni, così abbiamo deciso di farne un film.